Gli esperimenti di Normann MacLaren e Herbert Seggelke ovvero la creazione cinematografica spontanea e diretta, 1954
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-083
|
INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
n. 18, febbraio Pagina
17-18
Luogo di pubblicazione
Venezia
Editore
Alfieri editore
|
RESPONSABILITÀ |
autore
|
CONTENUTO |
Abstract
A partire dal lavoro sul suono disegnato di Pfenninger e Fishinger, Vincent indica la specificità dell'opera di Mac Laren nell'assoluta mancanza della mediazione dell'apparato costituito dalla macchina da presa e quindi del suo sistema di registrazione meccanica: l'autore disegna infatti con varie tecniche direttamente sulla pellicola sia il sonoro che il visivo. La difficoltà consiste nel trovare il giusto contrappunto audiovisivo tra immagini e suoni disegnati sulla pellicola nella parte riservata alla lettura ottica. Vincent sottolinea la ricerca grafica e soprattutto coloristica dell'autore canadese rispetto alla semplicità delle opere di Seggelke, ma indica nel loro modo di fare cinema una via per un possibile recupero del rapporto tra cinema e pittura caratteristico del periodo delle avanguardie, che vedeva impegnati nomi del calibro di Leger, Ruttman, Richter e così via. |
CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Pfenninger, Rudolf (persona citata)
Fischinger, Oskar (persona citata)
Seggelke, Herbert (persona citata)
McLaren, Norman (persona citata)
Musiche
Film
|