Positive sonorità [rubrica] : Sul "Cantante di jazz" al Supercinema romano, 1929
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-112
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno IX, n. 16, 28 aprile Pagina
15-15
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Tip. coop. Luigi Luzzatti
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
L'articolo su 'Il cantante di jazz', presentato al Supercinema di Roma il 19 aprile 1929, è suddiviso da Giannini in tre punti di carattere critico, esposti in maniera autorevole ed energica. Il primo riguarda la convinzione di superiorità del film sonoro rispetto al muto perché sostanzialmente più realistico, nonostante le naturali caratteristiche di finzione che esso comporta. Il secondo spiega la nascita di una nuova forma e opera d'arte, assieme al confronto tra 'Il cantante di jazz' e 'Rorò vuol morire'. Infine la possibilità di riduzione del film sonoro statunitense, lasciato in forma originale, e per questo non del tutto apprezzato per mancata adesione a certi temi trattati (situazione famigliare e religiosa). Infine Giannini invita i lettori ad una discussione aperta, puntualizzando altresì l'aspetto della buona riduzione italiana, determinante il successo di una data pellicola sonora. A riguardo esorta i produttori ad avvalersi di riduttori competenti anche in ambito musicale ed acustico. Citazione da parte di Pirandello: "Nel Cantante è un'ombra fotografica che parla, nel Rorò è una caricatura che guaisce". |
CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Pirandello, Luigi (persona citata)
Film
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