Considerazioni sul nuovo avvenire del film, 1930
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-138
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno X, n. 22 (Vecchia Serie), 1 giugno Pagina
6-6
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Tip. coop. Luigi Luzzatti
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Il passaggio dal muto al sonoro crea una netta divisione nel pubblico: amanti del muto accompagnato da una buona orchestra gli uni, amanti della scoperta sonora gli altri. In modo piuttosto colorito Tajani spiega il binomio tra macchina e uomo attraverso le ultime invenzioni, quali disco e radio, innovatrici anche del mondo dell'arte e del cinematografo. Il pensiero dell'autore risulta altresì lungimirante e profetico nei confronti del cinema muto, vecchio e glorioso, per il quale le future generazioni avranno un senso di rispetto, di riconoscenza e di venerazione (cit.). Infine, invece, una breve dedica alla musica per film, seppur in maniera alquanto sommaria e frettolosa: lo sviluppo tecnico migliorerà il commento sonoro e musicale di ciascuna pellicola. Questo risulta basilare per Tajani, secondo il quale la musica è per il film quello che per un volto è l'espressione (cit.). L'articolo è articolato in maniera logica e presenta nel suo complesso considerazioni elementari, ma per l'epoca interessanti. |
CHIAVI DI ACCESSO |
Film
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