Colonna sonora [rubrica]: Musica e cinerama, 10 settembre 1955
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-183
|
INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno IV, n. 66 Pagina
199
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
Cinema Nuovo Editrice
|
RESPONSABILITÀ |
autore
|
DESCRIZIONE FISICA |
Consistenza
1 p.
|
CONTENUTO |
Abstract
Pestalozza affronta dal punto di vista del musicologo il problema del cinerama, approfittando delle proiezioni dimostrative in una sala milanese di due parti dell'Aida. Il critico valuta in maniera estremamente positiva la novità tecnica e nota come lo spettatore precedente al cinerama e alla stereofonia fosse in un rapporto «oggettivo» con lo schermo ora non più possibile, dato che la distribuzione del suono nella sala lo proietta all'interno dello spettacolo come se fosse in teatro. Al di là di questa considerazione, è evidente che la sintesi uditiva è compiuta dallo spettatore e non è più precostituita come nell'ascolto monofonico. L'orecchio del critico nota però che nessun suono riprodotto potrà mai essere timbricamente identico a quello realizzato durante il concerto a teatro.
|
CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Bartók, Béla (compositore)
|