Congressisti senza congresso

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2016-243

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
III, 40, 15/6/1950
Pagina
330-331
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Ottavia Vitagliano

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
L'autore redige un resoconto del VII Congresso Musicale tenutosi a Firenze sul tema «Musica e film», sottolineando fin da subito il clima di pigra indifferenza che si respirava durante i lavori. Tra le relazioni particolarmente significative vengono segnalate quelle di: Luigi Chiarini, che riscontra l'impossibilità di formulare teorie universali sul rapporto musica-film, in quanto questo va verificato in ogni singola opera; Massimo Mila, il quale pone al centro del proprio discorso il problema del tempo e dello sviluppo musicale in composizioni per il cinema, individuando una possibile soluzione nell'impiego della dodecafonia, sulla scia delle teorizzazioni di Eisler e sull'esempio offerto da Lousiana Story di Flaherty con musica di Thomson; Roman Vlad che sottolinea l'urgenza di una stretta collaborazione tra regista e musicista, dove il secondo deve mettersi al servizio della volontà del primo e dell'atmosfera della pellicola; Boris de Schloezer che attua una distinzione tra immagine auditiva e immagine visuale; Ildebrando Pizzetti che, in conclusione dei lavori, ha ribadito il concetto dell'opera filmica intesa nella sua totalità, in cui la musica deve contribuire come qualsiasi altro elemento, sfuggendo pertanto a classificazioni gerarchiche. Sul fronte dei registi viene annotato criticamente l'intervento di Luciano Emmer, il quale sostiene che le sorti della musica nel film sono compromesse dall'avvento del realismo; Mila al contrario ritiene che il realismo non si limiti a copiare la realtà, ma, anzi, miri a ricrearla. In questa prospettiva il critico intravede ancora uno spazio fecondo per la musica. Chiude l'articolo una severa bocciatura degli interventi di Amfitheatrof e di Carmine Gallone sui rapporti tra l'opera lirica e il cinema

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Film