La musica al buio un referendum
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-368
|
INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
18.9.1927, n. 15 Pagina
10-10
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock
|
RESPONSABILITÀ |
autore
|
CONTENUTO |
Abstract
Interessante e ben articolato intervento critico sulla possibilità di creazione di musiche originali per il cinema. Falciai trae spunto da un referendum della rivista francese Comoedia: si chiedeva ai lettori una preferenza nel commento musicale cinematografico tra musiche originali e di repertorio classico. Secondo Falciai il verdetto, privo di valenza estetica, risulta negativo: la maggioranza, infatti, sceglie l'originalità. In seguito s'infuria letteralmente contro tale sig. Petiot, contrappuntista e conoscitore musicale, non tanto perché del parere comune agli altri lettori, musicalmente profani e non preparati, ma per il fatto che dette musiche originali dovrebbero esser piene d'un tono di umiltà (cit.), affinché non distolgano lo spettatore dall'azione filmica. Secondo Falciai la creazione di musiche originali per ciascun film in uscita sarebbe una trasformazione positiva, ma non attuabile causa le dinamiche commerciali interne alla produzione cinematografica dell'epoca, e soprattutto non se posta in secondo piano come profetizzato dal sig. Petiot.
|
CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Beethoven, Ludwig van (persona citata)
Chopin, Frédéric (persona citata)
Verdi, Giuseppe (persona citata)
Film
|