Aspetti della musica nel film
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2016-385
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
XI, n. 5-6, maggio-giugno 1950 Pagina
44-48
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Edizioni dell'Ateneo
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Nell'opera è il musicista a dominare, nel film, invece, il regista. Nel film il compositore è sacrificato, ha una miriade di limitazioni, deve fare delle rinunce abnormi. Non si può parlare di 'creazione artistica'. La musica nei film ha perso di dignità e valore. Innegabili sono le capacità della musica all'interno del film: dà voce, anima ed espressività alla fotografia; accentua momenti del film; crea atmosfere; dà ritmo al film; crea ricordi, intesse legami (crea cioè associazioni tra differenti momenti del film); evoca immagini anche differenti da quelle a cui essa viene associata dal regista; esprime gli stati d'animo del personaggio. L'importanza dell'asincronismo (sottolineata anche da Pudovchin). Mentre la fotografia è una oggettiva percezione degli eventi, la musica dovrebbe esserne l' 'apprezzamento soggettivo'. Deve esistere come 'idea', non come accompagnamento o sottofondo. Molte le cose che si potranno fare in futuro con la musica nei film (far rivivere nei film la musica del '600-'700; creare dei poemi musico-cinematografici; creare dei lavori a cui sta troppo stretta la cornice teatrale).
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Veretti, Antonio (persona citata)
Film
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