Il film parlato e la tattica industriale americana
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2017-042
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
21.10.1928, n. 21 Pagina
4-4
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Risposta decisa e critica all'intervista precedente agli specialisti della Paramount, già predisposti per il sonoro. Il sonoro, con suoni e rumori, risulterebbe portatore di verismo nel cinematografo, minando la natura dello stesso, che è dominio della fantasia (cit.). Pertanto la scoperta statunitense vedrebbe a breve il fiasco più clamoroso (cit.) per incongruenza artistica ed estetica con la purezza del cinema (muto). In secondo luogo le produzioni statunitensi avrebbero creato il sonoro per meri scopi commerciali e di dominio sull'Europa, dalla coscienza storica ed artistica più complete, e per questo considerata dagli Stati Uniti una minaccia al potere cinematografico globale. Altresì eccessiva risulterebbe la pubblicizzazione oltreoceano del nuovo prodotto, ad ulteriore conferma delle volontà commerciali ed anti-artistiche dello stesso. La natura dello scritto è sintomatica dell'epoca: il pensiero scettico nei confronti dell'innovazione e della scoperta sonore, l'esagerato orgoglio continentale artistico europeo e la battaglia artistica agli Stati Uniti pregiudicano qualsiasi intervento obiettivo e di natura tecnico-scientifica.
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