Tre registi e un manifesto
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2017-987
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno V, 78, 10 03 1956 Pagina
150-151
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
Cinema Nuovo Editrice
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CONTENUTO |
Abstract
L'articolo segnala la nascita del Free Cinema grazie all'intraprendenza del BFI (British Film Institute), che decide di finanziare la sperimentazione cinematografica al di fuori dei circuiti commerciali tradizionali. L'operazione è considerata da Olmi come un tentativo di elaborare l'esperienza neorealista italiana in chiave anglosassone, ma ancora ferma al documento sulla realtà rappresentata senza l'indicazione di una precisa presa di coscienza critica. Di "O Dreamland", satira dei divertimenti di massa in Gran Bretagna, si evidenzia il sonoro ottenuto con suoni registrati dal vero e il commento parlato di Frankie Lane, una voce dal carattere «imperante», che avrebbe potuto portare ordine nel cortometraggio, ma che in realtà amplifica il disordine, il senso di confusione. Nelle didascalie delle foto che accompagnano l'articolo, il film "Together" della Mazzetti, un dramma di due muti, viene presentato come un «film muto con sonoro». Del film "Momma don't allow" si ricorda il cockney (il parlato dialettale londinese dei bassifondi dell'epoca) e il tentativo di documentare la vita dei giovani che frequentano i jazz-club di Wood Green.
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
, Sinfonia of London orchestra (persona citata)
Film
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