I cortometraggi Viaggio nel tempo, L'altopiano del silenzio
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2017-1013
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
anno IV, 52, 10 02 1955 Pagina
115 -
Luogo di pubblicazione
Milano
Editore
Cinema Nuovo Editrice
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Nel commentare negativamente il cortometraggio di Fasano, Granich giudica la musica completamente inadatta al tema (le rovine romane) perché somiglia a cori di angeli o a certi film di fantascienza, evidentemente proiettati nei primi anni cinquanta e caratterizzati dalle prime sperimentazioni elettroniche. Anche se il giudizio sulla musica del corto in quanto tale sarà sicuramente condivisibile, è interessante notare la formazione di categorie per la musica cinematografica derivate dall'immaginario e dalla cultura cinematografica e non da quella musicale. Nel commentare il cortometraggio di Silvestri, Granich evoca il silenzio dell'altipiano del Renon come elemento decisivo del suo paesaggio sonoro e condanna la musica, il commento parlato e la processione adoperati per rappresentare questa parte del Trentino. Questo atteggiamento critico contraddice il suo deciso e costante sostegno della forma documentario costruita sul commento parlato e sulla presenza della musica extradiegetica.
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