Cosa penso del "parlato"

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2018-067

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
30.10.1930, n. 10
Pagina
13-13
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
Breve intervento critico di C. Chaplin sul film parlato. Egli considera il film muto unico genere cinematografico per la sua naturale propensione all'immagine, mentre il teatro diviene l'arte della parola. Le preferenze di Chaplin sono palesi e la sua avversione per il genere sonoro/parlato è indiscutibile, tanto da portarlo alla convinzione che nessun film sonoro potrà competere con i miei films muti (cit.). L'attore muto continuerà la personale produzione muta, su richieste del suo vasto pubblico ammiratore. Chaplin asserisce altresì che il sonoro/parlato subirà a breve una crisi causa le limitazioni della lingua, differente per ciascuna nazione. Il film muto, al contrario, gode di un'universalità dovuta alla rappresentazione visiva, accompagnata da apposite didascalie.

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