Funzione estetica della musica nel film
IDENTIFICAZIONE |
Tipologia
materiale a stampa Tipologia specifica
spoglio Segnatura precedente
FM-2022-023
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INFO PUBBLICAZIONE |
Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
Gennaio 1949, X, n. 1 Pagina
5-11
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Centro Sperimentale di Cinematografia
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RESPONSABILITÀ |
autore
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CONTENUTO |
Abstract
Nell'articolo si affrontano due spinose questioni relative alla musica nel cinema: il suo essere componente essenziale all'«arte cinematografica» e le modalità in cui la sua funzione estetica prende corpo. Muovendo da una rapida disamina di quali siano le componenti essenziali che consentono di definire artistico un film e in cosa esso si differenzi dalle altre arti, l'autore giunge alla conclusione che la musica non sia componente essenziale di un film: ammettere il contrario, implicherebbe escludere dal novero delle autentiche opere cinematografiche i capolavori muti per esempio di Pudovkin e Ėizenstejn. Tuttavia, la musica adempie a una autentica funzione estetica in quanto elemento diegetico o finalizzato ad accrescere il ritmo delle immagini in movimento (sia in forma di sincronismo sia in modo asincrono); l'elemento sonoro concorre anche ad aumentare il potenziale espressivo del film (in modo sintonistico o asintonistico) e la sua armonia intrinseca, soprattutto quando lo accompagna integralmente (e non in singole scene) mediante una costruzione musicale di tipo leitmotivico.
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CHIAVI DI ACCESSO |
Persone
Film
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