Musica al buio [rubrica]: Riassunto

IDENTIFICAZIONE

Tipologia
materiale a stampa
Tipologia specifica
spoglio
Segnatura precedente
FM-2022-040

INFO PUBBLICAZIONE

Contenuto in (periodico)
Numero/Annata
27.11.1927, n. 20
Pagina
12-13
Luogo di pubblicazione
Roma
Editore
Alberto Stock

RESPONSABILITÀ

autore

CONTENUTO

Abstract
In questo articolo l'autore riassume alcuni concetti espressi negli articoli precedenti della sua rubrica dedicata alla "cinemusica". Indica le tre distinte categorie che regolano i possibili rapporti tra la musica e il cinema: ""a) musica al servizio della film[sic!], per risvegliarla. abbellirla e completarla; b) film al servizio della musica sinfonica e da camera per risvegliarla. Abbellirla e completarla; c) film e musica originali ambedue, concepite scritte l'una per l'altra." La categoria a) risponde ad un'esigenza "fisiologica" dello spettatore ed è la forma unica del "cinema commerciale" che, nella sua migliore espressione, consente allo spettatore di assistere ad un bel film ascoltando della buona musica. In Italia la categoria b) è del tutto "vergine", mentre in Germania già ipotizzano soluzioni di questo tipo con le musiche dei grandi compositori del passato. Alla categoria c) appartengono solo pochi esempi ("Christus", "Rapsodia satanica", La Geisha bionda) che non hanno avuto un vero seguito perché i risultati non sono stati del tutto efficaci. Tra le tre categorie indicate, solo quest'ultima, però, può essere considerata "la Cinemusica perfetta", perché nelle prime due forme c'è un rapporto gerarchico tra le due forme espressive. Si tratta anche di superare le forme tradizionali di scrittura musicale e cinematografica per un nuovo tipo di opera, pensata e concepita, per il mezzo cinematografico. [Antonio Ferrara]

CHIAVI DI ACCESSO

Persone
Film